SUCHE BARUCHE

Ciao a tutti cari followers! Proprio in questi giorni le vetrine delle nostre città si stanno riempiendo di fantasmini, gufetti e zucche…insomma Halloween si avvicina!               Questa festa però, è spesso criticata, in quanto festa anglosassone (che trae le sue origini da ricorrenze celtiche) importata negli ultimi anni nel nostro paese… eppure le cose non stanno proprio così! Oggi vi vogliamo raccontare di una tradizione 100% veneta, nota come CARITÁ PA I MORTI!   La “carità pa i morti” non è altro che una versione veneta della ben più nota filastrocca statunitense TRICK OR TREAT (dolcetto o scherzetto?)

Hello to everybody dear follower! In this days the windows of our cities are filling up with ghosts, pumpkins and owls … Halloween is coming! This festivity, however, is often criticized because it is not considered an Italian classic tradition, … but it isn’t right! Today we want to tell you about a 100% Venetian tradition known as the CARITÁ PA I MORTI (charity for dead)! “Carità pa i morti” is nothing more than the Venetian version of the most well-known nursery rhyme TRIK OR TREAT!

boo[Immagine: BOO rappresenta il verso dei fantasmi in “lingua inglese”]

Negli Stati Uniti d’America Halloween si festeggia la notte del 31 ottobre quando i bambini vanno di porta in porta, per tutto il vicinato, a chiedere dolci e caramelle. In Italia, invece, c’è la festa cristiana della commemorazione dei defunti: questa si svolge il 2 Novembre quando è usanza andare in cimitero per ricordare i parenti defunti.

In the USA, Halloween is celebrated on the night of 31 October and all the children go door to door asking cakes and sweets. In Italy, however, there is the Christian Souls’ Day: this takes place on 2 November, when people usually go to the cemetery to remember the dead relatives.

biscottihalloween[Immagine: Simpatici biscottini-ragno by Pinterest]

Fin dal 1950 però, nelle campagne venete, prendeva vita un vero e proprio Halloween nostrano. Forse qualche nonno ricorderà il rito della preparazione delle zucche: queste venivano modellate a forma di teschio e poi posizionate con all’interno una lucerna nel centro della piazza cittadina. Proprio come accade oggi oltreoceano, i ragazzi passavano per le case a domandare la carità per i morti recitando appunto la questua “Carità pa i moooort”! I bambini erano considerati come gli esseri viventi più vicini ai morti poiché, tradizionalmente, si credeva che i neonati, nel momento della nascita, assorbissero le anime dei defunti della famiglia. In questo senso si ricollega anche l’usanza di dare al nipote il nome del nonno o, in alcuni casi, di entrambi i nonni, sia materni che paterni….lo sapevate che la vostra blogger Marta in realtà è stata battezzata con il nome di Marta Lucia Flora proprio per questo motivo? 🙂 Non preoccupatevi, l’anima del morto sostava nel corpo del giovane solamente finché la personalità di questo non emergeva. Non si poteva dunque negare i dolcetti ai bimbi giusto? 😉

Since 1950, however, in the Venetian countryside,  there were a real Halloween.
Maybe, some grandparents still remember  the pumpkins’ preparation: these were modeled like a skull and placed in the center of the town’s square, with a lamp inside. Just like today in USA, the boys went house to house in order to ask “the charity for dead”, reciting the words “Carità pa i moooort”! Children were considered the living beings closest to the dead because traditionally people believed that infants, at the time of birth, absorb the souls of the deceased members of the family. For this reason, the parents often give the name of the grandfather to the grandson, or in some cases, the names of both grandparents, maternal and paternal …. did you know that your blogger Marta was baptized with the name Marta Lucia Flora for this reason? 🙂 Do not worry, the soul of the dead man stood in the body of the young man only as long as the personality of this was not reflected. For this reasan, nobady can deny the candy to the children, right?!

zucchemix[Immagine: Zucche intagliate by Pinterest]

Come in ogni festa che si rispetti ci sono dei piatti tipici della giornata; in questo caso dolcetti che si possono gustare solo in questo periodo dell’anno. I cibi da dare in dono agli spiriti erano il pan dei morti, la minestra di fave, le fave dei morti. La tradizione vuole che le fave dei morti vadano consumate con la famiglia riunita, assieme a castagne e zucca, durante la vigilia della giornata dei defunti. Esiste sia una versione veneziana che una triestina: le prime sono più croccanti, e hanno al loro interno i pinoli, mentre le secondo sono più morbide e hanno le mandorle.

Also in this celebration there are sono typical dishes; in this case cakes that you can eat only at this time of year. The foods to give as a gift to the spirits of the dead were “pane dei morti” (biscuits), beans soup and “fave dei morti” (biscuits). The “fave dei morti” should be eaten with the family, also with chestnuts and pumpkin, during the eve of the deads’ day. There are two versions of this biscuits: the Venetian one where the former are more crisp, with the pine nuts inside; while the Trieste’s version, with almonds, are softer. 

cibomorti[Immagine: I piatti tradizionali veneti, le fave dei morti, il pan dei morti e la zuppa di fave]

Molte delle informazioni che abbiamo adoperato per scrivere questo articolo vengono dal testo MITINCANTO di Gianluigi Secco, noi ve lo consigliamo perché è davvero una lettura interessante con tanto di cd audio per sentire le filastrocche in lingua veneta messe in musica.

More information of this artical, was taken from the book MITINCANTO by Gianluigi Secco. We suggest it because it is really interesting, and because it have also an audio CDs to listen the nursery rhymes in the Venetian language.

mitincanto

Ora cari followers vi salutiamo e vi auguriamo di passare uno spaventosissimo Halloween! Fateci sapere se questo articolo vi è piaciuto!

Now dear followers we greet you and wish you to pass a terrifying Halloween! Let us know if you liked this article!

BOO!
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4 risposte a SUCHE BARUCHE

  1. caterina ha detto:

    Ciao! scusatemi se ho magari ho letto male ma…. in che giorno preciso si va a ” carità dei mort” ? io mi ricordo che mia nonna mi preparava un sacchettino di noci, castagne e “posegn”, però andavamo di giorno. Mi sembra il 2 novembre. Ma non me lo ricordo… Qui nell’articolo mi sembra di aver capito che si andava la sera del 31 ottobre. Grazie e complimenti per il lavoro. Caterina

    • Cara Caterina, innanzitutto grazie mille per aver condiviso con noi il tuo prezioso ricordo e per i complimenti!
      Il giorno della carità dei mort non è unico e preciso ma varia in base alla città..ovviamente restando nell’arco di tempo compreso fra la notte del 31 ottobre e il 2 novembre. Nel libro che cito “mitincatnto” si parla della vigilia dei morti (quindi il 1 novembre o la notte del 31) ma , per esempio, a Bormio in Lombardia si festeggia la notte del 2 mettendo una zucca pienaq di vino sul davanzale! un caro saluto

  2. Anna ha detto:

    Brave ragazze!! Volevo approfondire la mia cultura in fatto di tradizioni venete/veneziane, acquistando il libro da voi proposto “Mitincanto”, per il momento non l’ho trovato, che voi sappiate è ancora in commercio? Sono andata alla Feltrinelli, ma non mi hanno garantito di poterlo trovare. Qual’è la casa editrice? Sarebbe un bel regalo natalizio! Grazie! Anna (mamma di Chiara C.)

    • cara Anna, grazie mille! Per quanto riguarda il libro noi abbiamo adoperato il servizio di prestito della biblioteca di Treviso quindi non sappiamo se è ancora in commercio. Tiallego la descrizione presa dal sito della biblioteca, spero possa esseri utile! un caro saluto
      *Mitiincanto : i miti della tradizione veneta nel contesto nazionale ed europeo / accennati e riproposti anche sotto forma di canzone da
      Gianluigi Secco autore di tutti i testi e qualche melodia salvo eccezioni ; in collaborazione con altri autori e cantautori veneti che si sono occupati di musicarne l’altra maggior parte e sono: Ivano Battiston … [et al.] ; [illustrazioni e copertina: Vico Calabrò]
      [Asolo] : Soraimar, 2013
      295 p. : ill. ; 28 cm + 1 compact disc ((In testa al frontespizio: Gruppo culturale Belumat
      Il compact disc è in formato MP3.

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